Federico Rocchetti (Casati Perrel) è il nuovo Campione Italiano Elite; sul traguardo di Motta di Livenza si presenta assieme a Tiozzo ( Bata Ciclismo) e Da Castagnori (Pistoiese 1930).
L'atleta ventiquattrenne di Capizzone in provincia di Bergamo, due vittorie all'attivo, prende l'iniziativa nel corso dell'ultimo giro, allunga dalla breve distanza per evitare l'assalto dei velocisti nascosti nella pancia del gruppo.
Partenza alle ore dieci per i 105 corridori schierati davanti alla Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza mentre scendeva incerta la pioggia.
Il ritmo è subito sostenuto e sul circuito piatto, privo di qualsiasi asperità; la corsa diventa dura fin dall'inizio la media si stabilizza intorno ai 50 km/h, non tutti riescono a sostenere a lungo queste velocità, ben presto quindi cominciano a fioccare i ritiri.
Due le azioni più incisive, una nella prima parte che porta al comando una quarantina di corridori; l'altra dopo metà gara.
Da questo gruppetto parte l'azione decisiva; scappano Rocchetti, Tiozzo e Da Castagnori che s'involano verso il finale con leggero margine, il gruppo incalza a pochii secondi ma i tre reggono bene e si presentano sul breve rettifilo in semicurva, ancora con poche decine di metri, sufficenti per lo sprint a ranghi ristretti.
Rocchetti scatta e anticipa benissimo i due compagni.
Federico Rocchetti (Casati Perrel) è il nuovo Campione Italiano Elite; sul traguardo di Motta di Livenza si presenta assieme a Tiozzo ( Bata Ciclismo) e Da Castagnori (Pistoiese 1930).
L'atleta ventiquattrenne di Capizzone in provincia di Bergamo, due vittorie all'attivo, prende l'iniziativa nel corso dell'ultimo giro, allunga dalla breve distanza per evitare l'assalto dei velocisti nascosti nella pancia del gruppo.
Partenza alle ore dieci per i 105 corridori schierati davanti alla Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza mentre scendeva incerta la pioggia.
Il ritmo è subito sostenuto e sul circuito piatto, privo di qualsiasi asperità; la corsa diventa dura fin dall'inizio la media si stabilizza intorno ai 50 km/h, non tutti riescono a sostenere a lungo queste velocità, ben presto quindi cominciano a fioccare i ritiri.
Due le azioni più incisive, una nella prima parte che porta al comando una quarantina di corridori; l'altra dopo metà gara.
Da questo gruppetto parte l'azione decisiva; scappano Rocchetti, Tiozzo e Da Castagnori che s'involano verso il finale con leggero margine, il gruppo incalza a pochii secondi ma i tre reggono bene e si presentano sul breve rettifilo in semicurva, ancora con poche decine di metri, sufficenti per lo sprint a ranghi ristretti.
Rocchetti scatta e anticipa benissimo i due compagni.