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Lunedì 16 Agosto 2010

Dilettanti - Vedi classifica generale

Marche - Capodarco Di Fermo (ap)
39° Gran Premio Capodarco

ORDINE DI ARRIVO

1° Battaglin Enrico
180 km in 4.28.00 media km/h 40,299
(G.S. ZALF DESIREE FIOR)scheda atleta
2° Locatelli Stefano(BERGAMASCA COLPACK DENARDI)scheda atleta
3° Arredondo Moreno Julian David(TEAM S.C.A.P. PREFABBRICATI FORESI)scheda atleta
4° Santimaria Luca(GSC VIRIS VIGEVANO - A.S.D.)scheda atleta
5° Sintsov Anton(VEJUS-TMF-R.NOVARA-BH BIKES)scheda atleta
6° Canola Marco(G.S. ZALF DESIREE FIOR)scheda atleta
7° Gorodnichev Ilya(GRAGNANO SPORTING CLUB)scheda atleta
8° Di Serafino Matteo(VEGA PREF. MONTAPPONE)scheda atleta
9° Novak Jakub(S.C. SERGIO DALFIUME)scheda atleta
10° D'elpidio Massimo(MONTURANO-CIVITANOVA-CASCINARE)scheda atleta

COMMENTO

Battaglin della Zalf conquista il 39° Gp Capodarco

CAPODARCO (Fermo) – La Zalf Désirée Fior torna padrona del Gran Premio Capodarco. Nel 2006 fu Marco Bandiera ad aggiudicarsi l’internazionale per Elite Under 23 organizzata dal Gs Capodarco, mentre quest’anno è stato l’under Enrico Battaglin, che nei metri finali salta Stefano Locatelli della De Nardi Colpack Bergamasca e conquista il suo settimo sigillo di stagione. E’ un vero finale thriller quello dell’edizione numero trentanove della corsa. All’inizio dell’ultimo “muro” il fuggitivo Marco Canola della Zalf Désirée Fior viene ripreso dal gruppo. Iniziano gli scatti. «Dapprima – racconta il corridore di Molvena (Vicenza) – ha provato Moreno Julian David Arredondo della Scap Prefabbricati Foresi, ma Locatelli e io non gli abbiamo concesso spazio. Subito ha rilanciato Locatelli, ma io e Arredondo non l’abbiamo lasciato andare. E’ stata una volata lunga, partita attorno a 400 metri dal traguardo, e alla fine, quando mancavano circa 50 metri, sono riuscito a saltare Locatelli e a vincere. Dedico il successo a tutta la squadra e a tutti coloro che mi seguono». Terzo all’arrivo Arredondo, che aveva forato nel finale.
LA CRONACA - Attorno al chilometro 3 attaccano Mattia Melchiori del Team Trentino, Luca Dugani Flumian del Team Brisot Cardin Bibanese e Vainer Ravaioli del Team Hopplà Magis Mavo Infissi. Su di loro rientrano Sergii Klimakov del Viris Isauto, Adram Canzini della Sergio Dalfiume e Khakharman Merey del Kazakhstan. Dopo il chilometro 10 dal gruppo, che accusa un ritardo di 40’’, nove corridori escono all’inseguimento dei fuggitivi: Marco Gadici della Palazzago, Daniele Ferraresso della Fausto Coppi Gazzera Videa, Andrew Fenn della Gran Bretagna, Malcom Rudolph della Jayco Skins, Fabrizio Venezia della Futura Team Matricardi, la coppia del Club Corridonia composta da Ilia Koshevoy e Paolo Totò, Gaetano Califano del Cerone Rafi e Matteo Grava della Viris Isauto. Attorno al chilometro 23 i battistrada vengono ripresi dai nove inseguitori. Dietro ai 15 fuggitivi viaggiano con 30’’ di ritardo Federico Borella del Cerone Rafi, Matteo Loda della Pregnana, Michele Gazzara della Trevigiani Dynamon Bottoli, Thierry Moret del Ceroni Rafi, Pietro Orto della Petroli Firenze, Matteo Busato della Zalf Désirée Fior, Luigi Saronni della Pregnana, Nazar Jumabekov del Kazakhstan, Joseph Perrett della Gran Bretagna, Rafal Rynkowski della Mg K Vis Norda Pacific, Domenico Rosini della Futura Team Matricardi e Anatoliy Kashtan del Cerone Rafi. Attorno al chilometro 40 il gruppo degli inseguitori è salito a oltre 30 unità.Nei chilometri successivi il drappello di testa va assottigliandosi progressivamente, mentre all’inizio della seconda ripetizione della salita di Capodarco all’inseguimento dei 13 battistrada si forma un gruppo di oltre 40 unità. Il drappello diventa sempre meno numeroso, tant’è che al chilometro 80 è composto da Marco Gadici della Palazzago, Gaetano Califano del Cerone Rafi, Khakharman Merey del Kazakhstan, Malcom Rudolph della Jayco Skins, Adram Canzini della Sergio Dalfiume, Andrew Fenn della Gran Bretagna, Ilia Koshevoy del Club Corridonia e Fabrizio Venezia della Futura Team Matricardi.
Su di loro rientra intanto Vainer Ravaioli del Team Hopplà Magis Mavo Infissi, staccatosi in precedenza. A cedere è ora Ilia Koshevoy del Club Corridonia. Gli inseguitori sono intanto saliti a 57 unità. Da queste escono Michele Gazzara della Trevigiani Dynamon Bottoli e Adam Adamkiewicz della M G K Vis Norda Pacific. Ravaioli intanto si stacca dal drappello di testa. Gazzara è invece rimasto da solo a inseguire e attorno al chilometro 105 aggancia Ravaioli. Dietro alla coppia inseguitrice viaggiano Emanuel Kiserlovski della Croazia e Matteo Loda della Pregnana. Attorno al chilometro 110 Ravaioli si stacca anche dagli inseguitori. La situazione cambia rapidamente e al chilometro 137 in testa sono Marco Gadici della Palazzago, Fabrizio Venezia della Futura Team Matricardi, Malcom Rudolph della Jayco Skins, Andrew Fenn della Gran Bretagna e Khakharman Merey del Kazakhstan. Rudolph si stacca. Poco dopo i battistrada sono inseguiti da Rudolph, Angelo Gargaro dell’Aran, Matteo Di Serafino della Vega Prefabbricati Montappone e Silvio Satini della Monturano Civitanova Cascinare. Alle loro spalle viaggia il gruppo. Rudolph si stacca anche dal drappello inseguitore. Sulla prima ripetizione del “muro” il drappello degli inseguitori chiude sui battistrada. Il gruppo riprende i fuggitivi lungo la successiva discesa. La carovana è al chilometro 165: tutto da rifare. A circa 14 chilometri dall’epilogo va via solitario il campione nazionale britannico Andrew Fenn. Alle sue spalle, con circa 10”, viaggiano Silvio Satini della Monturano Civitanova Cascinare, Matteo Di Serafino della Vega Prefabbricati Montappone, Stefano Di Carlo e Fabrizio Venezia, entrambi della Futura Team Matricardi, Luciano Barindelli della Carmiooro Ngc, Khakharman Merey del Kazakhstan, Angelo Gargaro dell’Aran, Ilya Gorodnichev della Gragnano e Marco Gadici della Palazzago. A 9 chilometri dall’epilogo su di loro si riporta Marco Canola della Zalf Désirée Fior. Poco dopo rientrano anche Omar Lombardi della Lucchini e Rafael Andriato De Mattos della Trevigiani Dynamon Bottoli. Chilometro dopo chilometro il vantaggio di Fenn diminuisce. Al suo inseguimento si porta solitario Lombardi. Dietro intanto esce solitario al contrattacco Marco Canola della Zalf Désirée Fior, che a meno di 2 chilometri dal traguardo si porta solitario in testa alla corsa e pedala verso il muro. Il resto è storia già raccontata.
 

fonte:C.S.- Andrea Passeri