Preidler, la prima volta di un austriaco al Palio
120 km di fuga per il talento tirolese; sul podio gli italiani Puccio e Locatelli
Negrar (Vr), 26 Aprile 2011 – Imprendibile, inafferrabile, praticamente imbattibile. L'austriaco Georg Preidler conferma a Negrar il proprio stato di grazia e, dopo aver conquistato il successo in coppa delle nazioni nel corso del Toscana, terra di ciclismo, inanella un bis semplicemente strepitoso.
“Sono uscito dalla gara toscana molto stanco e questa mattina al via avevo molto mal di gambe. Non pensavo nemmeno di riuscire a finire questa corsa e invece quando mi sono ritrovato in fuga con oltre 4 minuti di vantaggio ho capito che avrebbe potuto essere una buona giornata” ha spiegato dopo il traguardo il talento di Graz (Austria) che difende i colori della Tyrol “Sull'ultima salita ho parlato con l'americano Warabasse ed eravamo d'accordo nel salire con lo stesso passo per giocarci poi la vittoria allo sprint. Lui purtroppo è caduto in discesa e io mi sono ritrovato la strada spianata.”
Detta così sembra quasi semplice ma i 145 km del Palio del Recioto numero 50 non lo sono stati affatto per nessuno dei 173 atleti che si erano presentati al via.
Start ufficiale dato come da programma alle 13.30 in punto e poi subito via a spron battuto: il primo attacco dopo 25 chilometri, nel corso della prima delle quattro ascese, al Gpm di Fane. Ad andarsene sono prima in tre: Georg Priedler (Tyrol), Mattia Pozzo (Viris) e Alfio Locatelli (Palazzago). Ben presto, però, sulla loro scia si riportano in altri otto: Guadagnini (Palazzago), Sinigaglia (Trevigiani), Gennari (Podenzano), Domont e Pijourlet (Chambery), Warabasse (Usa), Lovelock (Jayco), Zilioli (Colpack).
Il loro tentativo sembra destinato a vita breve ed, invece, prende il largo raggiungendo quota quattro minuti a metà gara: le squadre dei favoriti della vigilia, allora, si organizzano per un inseguimento che sembra comunque a portata di mano.
Nel corso dell'ultima scalata a Fane, in testa alla corsa, rimangono in tre: Priedler, Warabasse e Guadagnini. Per loro poco più di un minuto di vantaggio, mentre alle loro spalle si scatena una bagarre furibonda che ha per protagonisti tutti gli atleti più attesi della vigilia: escono allo scoperto Trentin, Locatelli, Bongiorno, Battaglin, Puccio, Moser, Aru e il francese Bardet. Tutto inutile. Il vantaggio dei battistrada, ridotti ormai alla coppia composta dall'americano Warabasse e dall'austriaco Preidler resta incolmabile per tutti, specie con la pioggia che nel frattempo scende sulla carovana in modo piuttosto insistente.
Preidler in discesa non rischia e, con il braccialetto portafortuna ricevuto in dono dalla sua ragazza, rimane sicuro alla guida della corsa. A cadere, invece, sono i suoi avversari, ancora una volta, come tre giorni fa a Gaiole in Chianti (Si) nel convulso finale di Coppa. Scivola per primo, in discesa, l'americano Warabasse, e cade all'ultima curva, anche Salvatore Puccio (Hopplà) che proprio osando nel tratto che da Fane ha ricondotto l'intera carovana a Negrar aveva annullato quasi del tutto il gap che lo separava dalla testa della corsa.
“Ho tentato il tutto per tutto. Mi sono buttato giù a capofitto da Fane e ho recuperato diverso posizioni” ha spiegato Puccio “All'ultima curva ho intravisto la sagoma di Priedler e ci ho provato. Il pavè bagnato mi ha tradito, e ho comunque conservato il secondo posto. Per oggi può bastare così, certo se non avessimo lasciato tutto quel vantaggio alla fuga...”
Amareggiato per l'occasione persa anche Stefano Locatelli, arrivato ad un soffio dal prestigioso bis riuscito in 50 anni solo a Alessandro Bertolini “Questa è una corsa che mi si addice e quest'anno il percorso era simile a quello dell'edizione 2009 che avevo vinto. Mi sentivo bene e in salita ho provato a rientrare sui primi ma non c'è stato nulla da fare. Poi in discesa non ho voluto rischiare perchè con la pioggia era davvero insidiosa.”
Soddisfatto per la piena riuscita dell'edizione di metà secolo, il numero uno di Grandi Eventi Valpolicella, Stefano Bonfioli “Oggi a Negrar abbiamo vissuto un'altra bellissima giornata di festa. Voglio ringraziare tutti i collaboratori e l'intero pubblico per l'affettuoso abbraccio che hanno voluto tributare a questa manifestazione che fa ormai parte del patrimonio collettivo. Il percorso si è rivelato molto spettacolare e selettivo e credo abbia premiato uno degli atleti più talentuosi e più in forma del momento.”
Il vincitore, Georg Preidler
Classe 1990, austriaco di Graz, ridente capoluogo della Stiria, ha iniziato a correre tra gli juniores e milita oggi al terzo anno tra gli under 23. In Austria ha conquistato il titolo nazionale nella crono-scalata. Ha conquistato la vittoria più prestigiosa in carriera, la scorsa settimana nella terza prova di Coppa del Mondo, “Toscana, terra di ciclismo”. Sogna un futuro da atleta professionista anche al di fuori del territorio austriaco mentre prosegue gli studi di ingegneria civile.
Preidler, la prima volta di un austriaco al Palio
120 km di fuga per il talento tirolese; sul podio gli italiani Puccio e Locatelli
Negrar (Vr), 26 Aprile 2011 – Imprendibile, inafferrabile, praticamente imbattibile. L'austriaco Georg Preidler conferma a Negrar il proprio stato di grazia e, dopo aver conquistato il successo in coppa delle nazioni nel corso del Toscana, terra di ciclismo, inanella un bis semplicemente strepitoso.
“Sono uscito dalla gara toscana molto stanco e questa mattina al via avevo molto mal di gambe. Non pensavo nemmeno di riuscire a finire questa corsa e invece quando mi sono ritrovato in fuga con oltre 4 minuti di vantaggio ho capito che avrebbe potuto essere una buona giornata” ha spiegato dopo il traguardo il talento di Graz (Austria) che difende i colori della Tyrol “Sull'ultima salita ho parlato con l'americano Warabasse ed eravamo d'accordo nel salire con lo stesso passo per giocarci poi la vittoria allo sprint. Lui purtroppo è caduto in discesa e io mi sono ritrovato la strada spianata.”
Detta così sembra quasi semplice ma i 145 km del Palio del Recioto numero 50 non lo sono stati affatto per nessuno dei 173 atleti che si erano presentati al via.
Start ufficiale dato come da programma alle 13.30 in punto e poi subito via a spron battuto: il primo attacco dopo 25 chilometri, nel corso della prima delle quattro ascese, al Gpm di Fane. Ad andarsene sono prima in tre: Georg Priedler (Tyrol), Mattia Pozzo (Viris) e Alfio Locatelli (Palazzago). Ben presto, però, sulla loro scia si riportano in altri otto: Guadagnini (Palazzago), Sinigaglia (Trevigiani), Gennari (Podenzano), Domont e Pijourlet (Chambery), Warabasse (Usa), Lovelock (Jayco), Zilioli (Colpack).
Il loro tentativo sembra destinato a vita breve ed, invece, prende il largo raggiungendo quota quattro minuti a metà gara: le squadre dei favoriti della vigilia, allora, si organizzano per un inseguimento che sembra comunque a portata di mano.
Nel corso dell'ultima scalata a Fane, in testa alla corsa, rimangono in tre: Priedler, Warabasse e Guadagnini. Per loro poco più di un minuto di vantaggio, mentre alle loro spalle si scatena una bagarre furibonda che ha per protagonisti tutti gli atleti più attesi della vigilia: escono allo scoperto Trentin, Locatelli, Bongiorno, Battaglin, Puccio, Moser, Aru e il francese Bardet. Tutto inutile. Il vantaggio dei battistrada, ridotti ormai alla coppia composta dall'americano Warabasse e dall'austriaco Preidler resta incolmabile per tutti, specie con la pioggia che nel frattempo scende sulla carovana in modo piuttosto insistente.
Preidler in discesa non rischia e, con il braccialetto portafortuna ricevuto in dono dalla sua ragazza, rimane sicuro alla guida della corsa. A cadere, invece, sono i suoi avversari, ancora una volta, come tre giorni fa a Gaiole in Chianti (Si) nel convulso finale di Coppa. Scivola per primo, in discesa, l'americano Warabasse, e cade all'ultima curva, anche Salvatore Puccio (Hopplà) che proprio osando nel tratto che da Fane ha ricondotto l'intera carovana a Negrar aveva annullato quasi del tutto il gap che lo separava dalla testa della corsa.
“Ho tentato il tutto per tutto. Mi sono buttato giù a capofitto da Fane e ho recuperato diverso posizioni” ha spiegato Puccio “All'ultima curva ho intravisto la sagoma di Priedler e ci ho provato. Il pavè bagnato mi ha tradito, e ho comunque conservato il secondo posto. Per oggi può bastare così, certo se non avessimo lasciato tutto quel vantaggio alla fuga...”
Amareggiato per l'occasione persa anche Stefano Locatelli, arrivato ad un soffio dal prestigioso bis riuscito in 50 anni solo a Alessandro Bertolini “Questa è una corsa che mi si addice e quest'anno il percorso era simile a quello dell'edizione 2009 che avevo vinto. Mi sentivo bene e in salita ho provato a rientrare sui primi ma non c'è stato nulla da fare. Poi in discesa non ho voluto rischiare perchè con la pioggia era davvero insidiosa.”
Soddisfatto per la piena riuscita dell'edizione di metà secolo, il numero uno di Grandi Eventi Valpolicella, Stefano Bonfioli “Oggi a Negrar abbiamo vissuto un'altra bellissima giornata di festa. Voglio ringraziare tutti i collaboratori e l'intero pubblico per l'affettuoso abbraccio che hanno voluto tributare a questa manifestazione che fa ormai parte del patrimonio collettivo. Il percorso si è rivelato molto spettacolare e selettivo e credo abbia premiato uno degli atleti più talentuosi e più in forma del momento.”
Il vincitore, Georg Preidler
Classe 1990, austriaco di Graz, ridente capoluogo della Stiria, ha iniziato a correre tra gli juniores e milita oggi al terzo anno tra gli under 23. In Austria ha conquistato il titolo nazionale nella crono-scalata. Ha conquistato la vittoria più prestigiosa in carriera, la scorsa settimana nella terza prova di Coppa del Mondo, “Toscana, terra di ciclismo”. Sogna un futuro da atleta professionista anche al di fuori del territorio austriaco mentre prosegue gli studi di ingegneria civile.
Ufficio stampa
50° Palio del Recioto