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Gare e risultati

settimana precedente settimana successiva da Lunedi 15/03/2010 - a Domenica 21/03/2010

15-03-2010
Tirreno - Adriatico
6^ tappa: Montecosaro-Macerata

1° MIKAHIL IGNATIEV (Rus) Team Katusha
km 134 in 3h18’09” media 40,575 km/h
2° Stefano Garzelli (Ita) Acqua&Sapone a 5”
3° Cadel Evans (Aus) Bmc Racing Team
4° Robert Gesink (Ola) Rabobank a 7”
5° Benoit Vaugrenard (Fra) Francaise des Jeux
6° Michele Scarponi (Ita) Androni Diquigiovanni
7° Michael Rogers (Aus) Team Htc Columbia
8° Francesco Gavazzi (Ita) Lampre Farnese Vini a 9”
9° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago Csf Inox a 11”
10° Rigoberto Uran Uran (Col) Caisse d'Epargne

Classifica generale:
1° MICHELE SCARPONI (Ita) Androni Giocattoli
km 1068 in 26h59’00” media 39,575 km/h
2° Stefano Garzelli (Ita) Acqua&Sapone a 2”
3° Cadel Evans (Aus) Bmc Racing Team a 12”
4° Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana a 22”
5° Robert Gesink (Ola) Rabobank a 27”
6° Michael Rogers (Aus) Team Htc Columbia a 29”
7° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago Csf Inox a 33”
8° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo a 42”
9° Manuele Mori (Ita) Lampre Farnese Vini a 1’04”
10° Francesco Gavazzi (Ita) Lampre Farnese Vini a 1’07”

Alle ore 12.57 scatta la sesta e penultima tappa della Tirreno - Adriatico 2010. Al chilometro 8 di corsa nasce la fuga di giornata: evadono dal gruppo Pérez Moreno (Euskaltel Euskadi), Rui Costa (Caisse d’Epargne) Bazayev (Astana), Burghardt (Bmc), Maaskant (Garmin), Spilak (Lampre), Boonen (Quick Step), Martens (Rabobank), Lovkvist (Sky), Velits (Columbia) e Ignatiev (Katusha).
La tappa si decide a poco meno di 10 chilometri dalla conclusione: Ignatiev rompe gli indugi e lascia i compagni di fuga. Il gruppo intanto, grazie all'impulso dato soprattutto dalla Liquigas Doimo, riassorbe tutti i fuggitivi di giornata, eccetto Ignatiev che procede veloce verso il traguardo.
Nonostante le pendenze del 17% dello strappo verso il centro storico di Macerata, il russo della Katusha riesce a mantenere qualche metro di vantaggio sugli inseguitori e a tagliare vittorioso a braccia alzate il traguardo.
Per i posti d’onore nell’ordine d’arrivo si è mosso Garzelli all’altezza dell’ultimo chilometro ben controllato da Scarponi e dall’iridato Evans. Con Ignatiev primo per soli 5”, dietro è Garzelli a sopravanzare Evans al secondo posto. Più dietro Gesink, Vaugrenard, Scarponi e Rogers con un ritardo di 7”.
Proprio nel finale, ai 170 metri dal traguardo, è avvenuto un presunto contatto tra Scarponi e Rogers ed è stata la causa per la quale si è creato il buco di 2” che ha favorito Garzelli.
La classifica è quanto mai incerta: Michele Scarponi (Androni Giocattoli) guida con soli 2 secondi di margine su Stefano Garzelli (Acqua & Sapone). Al terzo posto, con 12 secondi di ritardo, Cadel Evans (Bmc Racing).
Con il secondo posto odierrno Garzelli ha conquistato la maglia rossa, mentre la maglia verde quella bianca sono rimaste rispettivamente sulle spalle di Grabovskyy (Isd) e Gesink (Rabobank).

Domani ultima fatica della corsa dei due mari: 164 chilometri, con start da Civitanova Marche e arrivo a San Benedetto del Tronto con il classico circuito finale da ripetere sette volte. Prima parte vallonata con i Gpm di Monte Giberto (km 37) e Cossignano (km 57), poi il classico carosello sulla Riviera delle Palme con il circuito pianeggiante di 10 chilometri da ripetere 6 volte (due traguardi volanti in palio alla fine del terzo e del quinto giro). Particolare importanza per la classifica generale avranno i traguardi volanti, dato che ora Scarponi può amministrare un vantaggio di soli 2 secondi su Stefano Garzelli.


16-03-2010
Tirreno Adriatico
7^ tappa:


Ordine d'arrivo
1. Edvald Boasson Hagen (Team Sky) in 3.52'36"
2. Alessandro Petacchi (Lampre Farnese)
3. Sacha Modolo (Colnago CSF)
4. Bernhard Eisel (Team HTC-Columbia)
5. Mattia Gavazzi (Colnago CSF)
6. Tyler Farrar (Garmin-Transitions)
7. Robbie McEwen (Team Katusha)
8. Baden Cooke (Team Saxo Bank)

Classifica generale
1. Stefano Garzelli (Acqua e Sapone) in 30.51'32"
2. Michele Scarponi (Androni Diquigiovanni)
3. Cadel Evans (BMC) a 12"
4. Maxim Iglinskiy (Astana) a 22"
5. Robert Gesink (Rabobank) a 27"
6. Michael Rogers (Team HTC-Columbia) a 29"
7. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF) a 33"
8. Vincenzo Nibali (Liquigas Doimo) a 42"
9. Manuel Mori (Lampre Farnese) a 1'04"
10. Francesco Gavazzi (Lampre Farnese) a 1'07"

 

20-03-2010

101^ Milano - Sanremo

1° OSCAR FREIRE GOMEZ (Spa) Rabobank
km 298 in 6h57’28” media 42,829 km/h
2° Tom Boonen (Bel) Quick Step
3° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre Farnese Vini
4° Sacha Modolo (Ita) Colnago Csf Inox
5° Daniele Bennati (Ita) Lampre Farnese Vini
6° Thor Hushovd (Nor) Cervélo
7° Francesco Ginanni (Ita) Androni Diquigiovanni
8° Maxim Iglinsky (Kaz) Astana
9° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto
10° Luca Paolini (Ita) Acqua&Sapone

Un fuoriclasse con la F maiuscola trionfa nella edizione numero 101 della classicissima di primavera: Oscar Freire, dopo le vittorie del 2004 e del 2007, mette nuovamente la sua firma sulla Milano - Sanremo. L'iberico ha dominato la volata finale sul Lungomare Calvino, superando il belga Tom Boonen ed il nostro Alessandro Petacchi. I big si sono sono controllati a vicenda per quasi tutta la corsa, forse un po' troppo, provandoci solamente con Nibali e Pozzato dopo il Poggio.
Merita dei complimenti speciali anche il quarto classificato, a pochi centrimetri dal terzo gradino del podio: il trevigiano Sasha Modolo è stato in grado di disputare la volata dopo 300 chilometri di corsa. Per un neoprofessionista non è cosa da poco.
La prima fase della corsa è vissuta sulla lunga fuga di tre corridori (Caccia, Ratti e Piemontesi), che restano al comando per ben 202 chilometri con un vantaggio massimo di 22 minuti. Il trio viene ripreso sulla salite di Le Manie, dopo che il gruppo aveva iniziato a fiutare il pericolo e si era messo a tirare con una certa costanza. Ci provano altri corridori, su tutti i francesi Bouet e Offredo, ma il plotone si presenta compatto nella fase decisiva della corsa, cioè sulle prime rampe del Poggio.
L'unico assente tra i big è Mark Cavendish, in difficoltà già delle prime salite del percorso e, quindi, fuori dalla lotta per la vittoria.