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In ripresa dal virus influenzale, Rodolfo termina a 1.53 da Dumoulin
Il peggio sembra passato per Rodolfo Torres del Team Colombia-Coldeportes: dopo il violento attacco influenzale che ne ha condizionato il rendimento nella tappa di Sabato, segnata anche da una caduta, lo scalatore colombiano ha mostrato chiari segnali di ripresa nella nona tappa della Vuelta a Espana, Torrevieja-Cumbre del Sol (168 km). Sul durissimo strappo finale, che ha visto Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) centrare una sorprendente accoppiata tappa-maglia, Torres si è classificato 23° a 1.53 dal vincitore.
Una prestazione che non lo soddisfa in sé, ma che rappresenta un’importante passo nella giusta direzione: “E’ stato un arrivo molto duro, esplosivo, nel quale anche i favoriti hanno dovuto stringere i denti. Oggi mi sono sentito molto meglio rispetto a ieri, sebbene non ancora al massimo delle forze: arrivare vicino ai più forti mi motiva a guardare avanti, e in particolare a una seconda settimana con tante salite. Voglio andare a caccia della maglia di miglior scalatore, e spero che il giorno di riposo di martedì mi consenta di ristabilirmi e inseguire l’obiettivo,” ha commentato Torres.
Una fuga di tredici uomini partita dopo pochi chilometri, con ben tre uomini della Etixx-Quickstep, non ha mai messo eccessiva paura ad un gruppo nel quale è stata la Katusha ad assumersi la responsabilità dell’inseguimento. Dopo aver raggiunto un massimo vantaggio di 5.30, il gruppetto al comando si è frazionato nel primo passaggio sulla salita finale, e l’azione è stata del tutto neutralizzata prima dei 4 km al termine, quando cominciava l’ascesa decisiva, con punte di pendenza fino al 19%.
In 4 km interminabili si sono succeduti gli attacchi di tutti i favoriti, da Valverde a Quintana, da Aru a Dumoulin, con Esteban Chaves capace di rispondere a tutti fino a una nuova accelerazione dell’olandese della Giant-Alpecin che ha infine mandato in difficoltà la maglia rossa uscente. Dumoulin ha conservato pochi secondi di margine fino a 600 metri dal termine, quando ad agganciarlo sono stati Chris Froome (Team Sky) e Joaquin Rodriguez (Katusha). Il britannico vincitore del Tour de France sembrava lanciato verso il successo, ma un’ultima accelerazione ha permesso all’olandese di regalarsi una doppia soddisfazione sul palco delle premiazioni.
Dopo una tappa segnata dalle cadute, quella di ieri, anche oggi un incidente dopo 35 km ha visto coinvolti molti atleti, fra i quali nomi di punta come Chaves, Valverde e Aru. Con loro sono finiti a terra anche Fabio Duarte e Miguel Angel Rubiano, fortunatamente senza conseguenze di rilievo.
Lunedì ultima tappa prima di un meritato giorno di riposo: la decima frazione porterà gli atleti da Valencia a Castellon per 146 km e due gran premi della montagna, l’ultimo collocato a 16 km dal termine: stavolta potrebbe essere davvero la volta buona per una fuga da lontano.
Cumbre del Sol (Spagna), 30 Agosto 2015
Team Colombia-Coldeportes Press Office
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