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Cano (18°) e Quintero in avanscoperta nell’ultima tappa di montagna, vinta da Plaza
Battaglia fino all’ultimo chilometro di corsa: era questo il dettato del Team Colombia-Coldeportes per questa Vuelta a Espana, e i ragazzi di Claudio Corti lo hanno messo in atto alla lettera, andando all’attacco anche nell’ultima tappa di montagna della corsa spagnola, San Lorenzo de El Escorial – Cercedilla (175 km), che ha consegnato la classifica generale nelle mani di Fabio Aru (Astana).
Il successo di tappa è andato a Ruben Plaza (Lampre-Merida), autore di un’incredibile impresa: l’atleta spagnolo ha infatti pedalato in solitaria per ben 114 km, dopo essere scattato dal gruppo di 39 fuggitivi di cui facevano parte anche Alex Cano e Carlos Julian Quintero del Team Colombia-Coldeportes.
Il tentativo era partito nei primi chilometri di gara, disputati come sempre a ritmo indemoniato: primo a uscire per gli Escarabajos era stato Miguel Angel Rubiano, mentre poi sono stati Cano e Quintero a inserirsi nel gruppo all’inseguimento di undici fuggitivi iniziali, dei quali faceva già parte Ruben Plaza. “Lo spagnolo aveva un ritmo impressionante oggi, ce ne siamo accorti immediatamente – ha raccontato Cano, - e devo fargli i complimenti per l’impresa che ha portato a termine.”
Poco dopo il riavvicinamento fra i primi due gruppi, che ha portato alla situazione di 39 atleti al comando, Plaza si è lanciato nell’ardito tentativo che si sarebbe poi rivelato vincente. Sul terzo dei quattro gran premi della montagna di giornata, il gruppo di 39 si è spezzettato in più tronconi, mentre alle spalle dei battistrada – che viaggiavano con circa 12 minuti di vantaggio – il ritmo della Astana ha messo in seria difficoltà Tom Dumoulin (Giant-Shimano). La maglia rossa uscente non è riuscita a reagire all’attacco di Aru e compagni, scivolando infine dalla prima alla sesta posizione in classifica generale.
Plaza coronava la sua incredibile azione con 1.07 su Josè Gonçalves (Caja Rural) e 1.08 su Alessandro De Marchi (BMC), mentre Alex Cano, 19° a 2.48, concludeva come migliore degli Escarabajos.
“Credo che anche oggi abbiamo dimostrato l’anima combattiva di questa squadra, che per tutta la Vuelta ha cercato di portare movimento e spettacolo in corsa” – ha spiegato Cano. “Personalmente, mi ha colpito profondamente l’incredibile numero di persone che abbiamo sentito invocare il nostro nome, o quello del nostro Paese, dai bordi delle strade. Lungo tre settimane abbiamo goduto di un sostegno fantastico, che noi abbiamo cercato di ripagare con il nostro massimo impegno: il nostro ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno seguito con passione ed affetto.”
“Oggi l’inizio di tappa non è stato quello che speravamo, visto che Rodolfo Torres è stato coinvolto in una caduta dopo soli tre chilometri, impedendogli di cercare la fuga: sarebbe stata una buona occasione per lui – racconta il DS Valerio Tebaldi. “Fortunatamente Rodolfo non ha riportato gravi conseguenze, e Carlos ed Alex sono stati bravi ad entrare nell’azione di giornata e giocarsi la loro opportunità. Purtroppo, oggi Plaza era di un altro livello.”
Anche oggi, gli Escarabajos hanno potuto contare su un appoggio speciale: oltre al Direttore di Coldeportes e Ministro dello Sport Colombiano Andres Botero, anche l'Ambasciatore Colombiano in Spagna Fernando Carrillo Flores ha infatti seguito la corsa dall'ammiraglia.
Adesso fra gli Escarabajos e il termine della loro prima esperienza alla Vuelta rimane solo la passerella finale: 97 km da Alcalà de Henares alla capitale Madrid, e il probabile ultimo sprint prima di archiviare una Vuelta dura quanto emozionante.
Cercedilla (Spagna), 12 Settembre 2015
Team Colombia-Coldeportes Press Office
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