OGNI GIOVEDÌ ORE 20,45 SU TELECHIARA E SU CANALE SKY 832 (TVA Vicenza)
Sulle strade e sui tornanti di Chieti si è esaltato l´ultimo vincitore della Tirreno-Adriatico 2009 ovvero Michele Scarponi che sul traguardo teatino ha staccato di 14" Benoit Vaugrenard (Française des Jeux), il compagno di squadra Leonardo Bertagnolli e Stefano Garzelli (Acqua&Sapone). Per la frazione più lunga della corsa dei Due Mari, da segnalare il passaggio dopo 106 chilometri a L´Aquila (sede d´arrivo di tappa del Giro d´Italia 2010 il prossimo 19 maggio) a quasi un anno dal terribile sisma del 6 aprile 2009.
Sul traguardo di Chieti è stata festa doppia per "L´Aquila di Filottrano": premiato da Nazario Pagano, Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo, è diventato il nuovo leader della generale con 18" su Vaugrenard e 20" su Bertagnolli.
"È stata una tappa lunga con tanto freddo e il finale impegnativo. Quest´oggi molte squadre hanno preso l´iniziativa ma mi sono sentito bene ed avevo l´appoggio di tutta la mia squadra che si è mossa bene con Serpa e Bertagnolli Temevo Nibali che sgambettava bene in questi ultimi giorni ed è stato il primo a muoversi oggi. Non conoscevo lo strappo e ho chiesto consigli a Taborre che è abruzzese. Con il mio attacco ho voluto dare un segnale molto forte alla corsa e domani correremo in difesa. Il Sasso Tetto non mi faceva paura prima e non mi fa paura adesso". Così ha commentato il successo Michele Scarponi da Filottrano (Ancona) professionista dal 2002 con 15 vittorie (tra cui 2 tappe al Giro d´Italia del Centenario nel 2009), nonché campione italiano juniores su strada nel 1997. In stagione si è piazzato quinto nella tappa Macomer-Monte Ortobene al Giro di Sardegna cogliendo la settima posizione nella classifica finale.
"Una fuga atipica per me che rappresenta un buon test in funzione Milano-Sanremo con la condizione buona che avevo- commenta il campione italiano Filippo Pozzato in fuga per 220 chilometri - Visto che dovevamo mettere qualcuno in fuga sono partito tutto solo e sono riuscito a rientrare davanti tutto solo visto che sono scattato dopo. Mi ha fatto enormemente piacere sentire il tifo della gente durante il passaggio a L´Aquila come fa piacere portare questa maglia che rappresenta una bandiera e anche un onore portarla nei luoghi colpiti dal terremoto. Non ero mai stato in fuga per così tanto tempo e non sapevo come gestirmi".
(Ilenia Lazzaro con la collaborazione di Luca Alò)
COMMENTI
SCRIVI IL TUO COMMENTONon sono ancora presenti commenti.