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15-11-2010
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Ongarato e Marcato in Sella con la Speranza.

Cadoneghe (Pd). Tradizionale festa di fine stagione dei fan club di Marco Marcato ed Alberto Ongarato, che si sono ritrovati nell’Antica Trattoria da Gambaro di Cadoneghe con oltre 300 amici ed appassionati. Tra questi, anche 10 membri del fan
club belga di Marcato che, capitanati dalla presidente Deleu Marleen, hanno affrontato la lunga trasferta per essere a fianco al loro beniamino, per questa seconda edizione di “In Sella con la Speranza”. Durante la serata si sono rivissuti i momenti più esaltanti della stagione 2010 che ha regalato ai due ciclisti professionisti padovani, portacolori del Team olandese Vacansoleil, grandi soddisfazioni sui più grandi traguardi internazionali. -“E’ stata per me davvero una bella stagione.
Ho vinto la Ronde Van Drenthe ad aprile e ho vestito la maglia azzurra al Giro del Veneto, la corsa di casa. Se penso che l’anno scorso tra un infortunio e l’altro ho passato più tempo in infermeria, che in sella, non posso che essere soddisfatto”.
Ha commentato Alberto, che la scorsa settimana è diventato papà di due splendide gemelle: Beatrice e Benedetta, che sono andate ad affiancare il primogenito Alessandro. -“Anche la mia stagione è stata più che positiva, -ha commentato Marcato- mi è mancata la vittoria ma gli innumerevoli piazzamenti ottenuti in corse di primo piano, oltre ad indossare la maglia azzurra al Giro del Veneto, mi fanno pensare in grande per il 2011”. La serata che è stata anche occasione per raccogliere a favore della Fondazione Città della Speranza di Padova, che da quasi vent’anni opera
nel campo dell’ocoematologia pediatrica. “Voglio ringraziare in particolare il mio fan club belga, Davy su tutti, che anche in questa occasione si è dimostrato particolarmente generoso. I miei tifosi erano già venuti in Italia per il Campionato italiano di Conegliano portando in dote una sostanziosa donazione ed anche questa volta non si sono presentati a mani vuote. Sono davvero grato a loro e credo che questo sia il messaggio più bello che possa trasmettere il ciclismo, storie come questa (e tante altre simili) meriterebbero più spazio sui giornali, dei tanti scandali”.
Livio Fornasiero.

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