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22/05/2010
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GIRO: La cronaca della Tappa di Cesanatico vinta da Belletti, oggi l'arrivo ad Asolo

(I.L.) Dopo il successo di Filippo Pozzato a Porto Recanati è arrivata un’altra vittoria italiana al Giro d’Italia firmata Manuel Belletti (Colnago CSF Inox) che ha trionfato sulle strade di casa regolando allo sprint un drappello di sedici fuggitivi evasi dopo una sessantina di chilometri di gara.

La tredicesima tappa con arrivo a Cesenatico (finale sulle colline romagnole teatro della Granfondo Nove Colli in programma domenica 23 maggio) ha registrato 168 corridori alla partenza avvenuta a Porto Recanati alle ore 11,33; mossiere per l’occasione il Sindaco Rosalba Ubaldi. Non ha preso il via l’australiano Jack Bobridge (Garmin Transitions) campione del mondo under 23 a cronometro nel 2009 a Mendrisio.

Dopo 50 chilometri caratterizzati scatti e controscatti (media prima ora 43,900 km/h), si sono registrati gli abbandoni di Pozzovivo (Colnago Csf Inox) e Possoni (Sky Cycling Team). La fuga di giornata è andata in porto a partire dal km 62 in località Marotta con Wyss (Bmc Racing Team); Bertogliati (Androni Giocattoli); Grivko (Astana); Claude (Bbox Bouygues Telecom); Kriit (Cofidis); Belletti (Colnago Csf Inox); Mayoz (Footon Servetto); Meyer (Garmin Transitions), Marzano (Lampre-Farnese Vini); Lang (Omega Pharma Lotto); Facci (Quick Step); Stamsnijder (Rabobank); Henderson (Sky Cycling Team); Lewis (Team Htc Columbia); Horrach e Klimov (Team Katusha), l’ex maglia verde dei Gpm Voss (Team Milram): 3'50" al km 75 a Fano; 4’35” al km 85 a Pesaro.

In zona rifornimento attorno al chilometro 100 ha abbandonato Millar (Garmin Transitions) mentre al km 116 il vantaggio dei 17 fuggitivi è salito a 7'25”. A Villa Verucchio (km 136) i 17 fuggitivi hanno toccato un vantaggio massimo di 9’38”.

Dopo 150 chilometri è iniziata la rincorsa del gruppo sotto la spinta di Liquigas-Doimo, Caisse d’Epargne e Cervelo: 8’38” al km 146 salendo verso Perticara e dal gruppo stesso sono usciti al contrattacco Karpets e Gerdemann.

Con la media dopo quattro ore di gara scesa a 39,800 km/h. al Gpm di seconda categoria a Perticara (altitudine 665 metri – km 161) Lang è transitato per primo su Bertogliati, Voss e gli altri fuggitivi. Il ritardo del gruppo condotto dalla Liquigas è stato di 6’41”, preceduto leggermente da Karpets (Team Katusha) e Gerdemann (Team Milram) a 6’32”.

Il Traguardo Volante di Mercato Saraceno al chilometro 176 è transitato per Stamsnijder su Horrach e Belletti che guidano il gruppetto dei 17. A 4’38” Karpets, il gruppo a 5’53”.

Lungo l’ascesa del Barbotto che presentava punte al 18%, nel gruppetto di testa il primo atleta a forzare il ritmo è stato Marzano ma in cima al Gpm di seconda categoria (altitudine 514 metri – km 181) è transitato per primo Bertogliati su Mayoz, Marzano e gli altri fuggitivi molto sfilacciati. A 5’06” sempre solitario Karpets, il gruppo condotto dalla Liquigas-Doimo a 6’18”.

Ai meno 30 dall’arrivo (Sogliano sul Rubicone) Karpets è transitato a 4'26", il gruppo a 5'44" mentre davanti si è ricomposto nel corso della discesa il plotoncino di testa (ai meno 20 Karpets a 4’20”, il gruppo Maglia Rosa a 7’05”).

Negli ultimi dieci chilometri non c’è stata più intesa tra i diciassette di testa. Si sono susseguiti uan serie di attacchi con Facci, Stamsnijder, Mayoz, Kriit e Meyer che ci hanno provato a meno 5 dall’arrivo. All’ingresso di Cesenatico sono rinvenuti sul quintetto Henderson, Belletti, Voss, Lang, Claude, Lewis e Klimov. Il primo a partire lunghissimo ai 1300 metri è stato Lewis inseguito prima da Facci, quindi da Belletti e gli altri che hanno iniziato lo sprint ai 250 metri

Ha saputo aspettare e scegliere il momento giusto Belletti che è riuscito ad imporsi su Henderson e Mayoz. Il gruppo Maglia Rosa è giunto sul traguardo con un ritardo di 7’26” regolato dal tricolore Pozzato.

Il vincitore, che ha coperto i 223 chilometri della tappa in 5.27’12” alla media finale di 40,892 km/h km/h, è stato premiato dal Sindaco di Cesenatico Nivardo Panzavolta e dall’attrice Anna Falchi.

Il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi assieme al campione di sci Alberto Tomba, ha consegnato la maglia rosa all’australiano Porte che comanda con 1’42” sullo spagnolo Arroyo e 1’56” sul croato Kiserlovski. Con la fuga odierna, lo spagnolo Mayoz è salito in 12.ma posizione a 8’38” davanti a Vinokourov ora tredicesimo a 9’48”. Dopo il kazako sempre protagonista nella fuga si è piazzato 14.mo a 10’06” il russo Karpets che potrebbe rientrare in gioco per la vittoria finale (15.mo Evans a 11’10”, 16.mo Nibali a 11’18”, 15.mo Basso a 11’39”, 20.mo Garzelli a 12’12”, 21.mo Cunego a 12’53”, 22.mo Scarponi a 12’54).

“E’ stata un’emozione incredibile, ho voluto aspettare la fine della tappa per ringraziare tutti i miei compagni di squadra uno ad uno. Mi sto portando dietro un problema ai tendini del ginocchio dalla tappa del Terminillo e con le temperature basse avevo troppo dolore in salita quando dovevo forzare. Oggi volevo partire per far bene ma a me non importava come andava. Quello che ci credeva meno di tutti ero io. Finchè ce la farò, andrò avanti in questo mio primo Giro d’Italia della mia carriera. Siamo passati a fianco alla casa di Marco Pantani. Devo ringraziare mio padre Massimo che mi ha indirizzato al ciclismo e soprattutto ho iniziato a correre guardando il mio mito Marco Pantani. C’è stato solo lui e ci sarà solo lui”.

Manuel Belletti è nato il 14 ottobre 1981 a Cesena e risiede a pochi passi dall’arrivo odierno a Sant’Angelo di Gatteo (Forlì-Cesena). Ha iniziato a correre da esordiente con la Fausto Coppi Cesenatico (la stessa squadra in cui militò Marco Pantani) dove in 2 anni ha vinto una sola corsa. Da allievo ha corso con la Fiumicinese di Oscar Zavagni vincendo in 2 anni una sola corsa. Da juniores con la Rinascita Ravenna (diretto all’epoca da Giandomenico Marangoni padre di Alan) ha vinto 2 corse al primo anno e 2 corse il secondo (tra cui la Coppa Palazzolo a Castrocielo e la gara internazionale juniores a Solighetto in provincia di Treviso) dove ha anche indossato la maglia azzurra al Giro d’Austria vincendo la classifica dei Gpm. Da under 23 ha collezionato 12 vittorie: i primi due anni con la Eternedile è stato campione emiliano-romagnolo nel 2004, nel 2006 è passato alla Trevigiani. terminando secondo al Gran Premio della Liberazione del 2006 dietro Matthew Goss, al Trofeo Alcide Degasperi del 2007 dietro Jacopo Guarnieri e vincendo poi nel 2007 il Trofeo Banca Popolare di Vicenza. Passò quindi professionista nel 2008 nella Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli. Nella sua prima stagione da professionista, finì sul podio in una tappa del Giro della Turchia, poi vinse una tappa al Clasico Ciclistico Banfoandes. L'anno successivo ottenne il primo piazzamento in volata in una corsa in linea italiana, terminando terzo il Giro del Friuli in marzo, poi secondo al Giro della Toscana in maggio dietro ad Alessandro Petacchi. In settembre ottenne un altro piazzamento, finendo secondo in Francia al Grand Prix de Fourmies dietro Romain Feillu.

Oggi avevo delle ottime gambe e sono partito sulla prima salita in programma – spiega il russo del Team Katusha Vladimir Karpets - Non avevo pianificato quest’azione, ma ho seguito l’istinto. Ho guadagnato 2’24’’ ora ne mancano una decina. Se le sensazioni saranno queste spero di fare bene anche nelle prossime tappe”.


Oggi il Giro sbarca in Veneto, con la Ferrara-Asolo e la prima grande montagna da scalare, il Monte Grappa.

(con la collaborazione di Luca Alò)

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