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Nel giorno di risposo che precede la settimana conclusiva e decisiva del Giro d'Italia 2010, queste sono le riflessioni dei due grandi protagonisti delle ultime due tappe, ovvero Vincenzo Nibali, splendido vincitore ad Asolo e Ivan Basso, trionfatore sulla salita più impegnativa d'Europa, il Monte Zoncolan.
«La dimostrazione più bella – spiega Ivan Basso – l’abbiamo data innanzitutto come squadra. Compatti, determinati e orgogliosi. Questi presupposti sono stati le basi fondanti del nostro Giro e saranno gli elementi indispensabili per proseguire la scalata alla maglia rosa. Il gap con Arroyo è ancora consistente, inutile nasconderlo, ma il terreno per annullarlo c’è. Ieri ho compiuto un passo importante per raggiungere l’obiettivo: una grande gioia che mi rimarrà nel cuore, da mettere però da parte, in questo momento, per rimanere con i piedi per terra. Oggi ci aspetta un’altra prova molto impegnativa. La cronoscalata di Plan de Corones è adatta a scalatori puri ma il test di questa mattina è stato confortante».
Per Vincenzo Nibali il Giro corso finora «è stato ricco di soddisfazioni. Sapevo fin dall’inizio che dovevo correre alla giornata e la vittoria di tappa, insieme ai giorni in rosa, sono state delle bellissime sensazioni. Ora, osservando la classifica, mi piacerebbe ambire ad un posto sul podio ma solo la strada dirà dove posso arrivare. Ieri, per esempio, appena intrapresa la salita dello Zoncolan, ho capito che dovevo difendermi. Oggi sarà una tappa interlocutoria, così come i tapponi di montagna che rimangono. Correrò al fianco di Ivan, supportandolo e cercando magari una nuova gioia personale».
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