OGNI GIOVEDÌ ORE 20,45 SU TELECHIARA E SU CANALE SKY 832 (TVA Vicenza)

Notizie, approfondimenti, servizi video dalle gare, classifiche:
con Teleciclismo sei sempre informato sul mondo del Ciclismo

Articoli

torna indietro
19-03-2010
Foto

XTERRA: la novità del triathlon off road

Sempre più bikers decidono di cimentarsi nella nuova multi disciplina off road, ottenendo grosse soddisfazioni e risultati


Una nuova disciplina sta impazzando tra i bikers: è l’X-TERRA, il triathlon Olimpico in Mountainbike. Si tratta di una gara che raggruppa tre discipline differenti:1500 mt a nuoto in acque libere (laghi, mari, oceani, fiumi ecc..), 30 km tecnici in MTB e per finire 10 km di corsa off-road. Nuova specialità del triathlon, in Italia può già contare su due manifestazioni di circuito internazionali tra le quali quella del Golfo di Orosei in Sardegna che da due anni assegna il titolo italiano, quello europeo e le slot per il Mondiale a Maui alle isole Hawaii. Sono in calendario per la stagione 2010 anche numerose altre gare più corte "propedeutiche" sia di triathlon che di duathlon off road, che stanno reclutando “ nuovi adepti” tra i ciclisti delle nostre Federazioni.

I nomi più illustri affascinati da questo nuovo sport sono lo spagnolo Ruben Rufaza (Orbea) e la campionessa messicana élite Daniela Campuzano (Arcobaleno Carraro). A dire il vero, se per il primo la vittoria al Mondiale XTerra dello scorso anno è stata un po’ una sorpresa, per la seconda, atleta poliedrica già nel suo DNA, gli ottimi piazzamenti a Maui (nella top ten) sono il frutto di un modo molto diverso di concepire lo sport. “Sono una biker elite ma sono soprattutto un’atleta- esordisce la Campuzano- uso le altre discipline non solo nella fase di preparazione al calendario in MTB, ma durante tutto l’anno come compensazione e defaticamento al gesto atletico. Il lunedì, quando gli altri scaricano, io corro a piedi 1h30 e nel pomeriggio vado a nuotare. Ripeto questo gesto più volte durante la settimana, così rimetto in sesto i miei muscoli”. E i risultati, a nostro avviso, stanno dalla sua parte: Campionessa Panamericana e Messicana di Xc, vincitrice di due prove agl’Internazionali d’Italia XC quest’anno, 10° al Mondiale in Val di Sole XC e 8° al debutto nel Mondiale XTerra.
A livello italiano la prima a cimentarsi nel triplice off road è stata la pluricampionessa italiana Master Xc Monica Gabbanelli (Bici Adventure Team). La 37 enne marchigiana ci racconta così la sua scelta, che l’ha portata – negli ultimi anni- a vincere il titolo italiano XTerra nella categoria age group: “ Pratico la mtb dal 1996 e d’inverno, non potendo uscire in bici durante la settimana, mi sono sempre allenata nella corsa a piedi, partecipando anche a qualche podistica. Negli anni mi sono sentita, in un certo senso, appagata dal ciclismo, avendo vinto molto, e per trovare nuovi stimoli, ho deciso di buttarmi nelle multi discipline. Ho cominciato nel 2006 con alcuni duathlon off road, ottenendo subito ottimi risultati. Ho notato che in questa specialità le ruote grasse si stanno diffondendo solo negli ultimi anni, quindi chi è un’abile biker, riesce a guadagnare molti minuti sugli altri meno esperti. Spesso in gare con percorsi tecnici, mi è capitato di fare registrare un parziale in bike che si avvicinava molto a quello dei migliori uomini. Nel passaggio all’XTerra però, ho dovuto fare i conti con il nuoto; allenandolo molto resta comunque il mio punto debole. Ho sempre adorato le multidispline, perché trovo molto stimolante potersi allenare su attività fisiche differenti, così da non annoiarsi mai, in più, l’XTerra ha la peculiarità di svolgersi sempre fuoristrada, sia per la bici che per la corsa ed è il terreno a me più congeniale. Mi piace stare in mezzo alla natura e mi piace il cosiddetto “XTerra style” che consiste nel mettere alla prova continuamente l’atleta con ostacoli da superare, corde dove arrampicarsi, tronchi e rocce, insomma, una sorta di prova di abilità e resistenza”.

Della stessa idea è anche l’élite Nicola Dalto (Cicli Olympia), vincitore quest’anno di 3 circuiti off road, ma impegnato con continuità anche nell’allenamento alla triplice disciplina: “Da molti anni pratico la corsa a piedi che è molto utile ad un ciclista per la preparazione in quanto offre un buon allenamento aerobico; basti pensare che un allenamento di un'ora a piedi equivale a circa due ore di bici strada o mtb. Questo allenamento ovviamente non lo si può ritenere proficuo se si corre solo a piedi e la domenica ci si presenta ad una competizione di bici, infatti la muscolatura dell'atleta lavora in modo differente nelle due discipline. Da qui è nata la mia idea di correre a piedi per tutto l'arco dell'anno, cercando di farlo nei primi giorni della settimana lontano quindi dalle gara domenicali. Correndo una volta la settimana a piedi si riesce a svolgere un buon allenamento aerobico, liberando la testa dallo stress e diversificando l’allenamento. La stessa cosa l’ho provata con il nuoto, ottenendo un buon riscontro. Da qui a preparare un XTerra la strada è ancora lunga, ma l’importante è cominciare ad entrare in un’ottica multi-sportiva.”

Entrare in un’ottica diversa da quella a cui, in Italia, siamo sempre stati abituati e dove la specializzazione è sempre stata un vanto. Che appare però, alle soglie del 2010 e con nuove tipologie di allenamento, un po’ superata.

IL PARERE DI UN TECNICO

Leonardo Beggio, padovano, tecnico federale FITRI (Nazionale elite/under23) e della Scuola di Alta Specializzazione di Roma, ha le idee chiare sulle grosse potenzialità che un ciclista agonista provieniente dalla MTB può avere riguardo l’XTerra: “L idea di bikers elite di cimentarsi in gare x-terra con ambizioni di classifica e' molto interessante; gia' nelle gare nazionali ed internazionali abbiamo avuto modo di vedere all'opera nomi di rilievo delle "ruote grasse" ottenere risultati importanti. Questo si traduce anche nelle categorie age-group (le cosìdette master) visto che i ciclisti che decidono di cimentarsi nelle gare X-Terra hanno certamente il grosso vantaggio di avere estrema confidenza con il mezzo, cosa che anche il più' esperto ed allenato dei triatleti non ha. La differenza e' notevole soprattutto su percorsi tecnici dove la guida diventa fondamentale.
Di contro il biker dovra' recuperare un notevole gap nella frazione natatoria a meno che non sia un discreto nuotatore e voglia preparare al meglio questo tipo di disciplina dedicando al nuoto tempo adeguato. Una volta conclusa la frazione in bike le caratteristiche fisico morfologiche del biker possono essere adatte per permettergli di correre bene e velocemente sui percorsi off road”.
Da qui, il consiglio di Beggio sull’allenamento per preparare una gara simile è il seguente:
“La preparazione extra bici per l'x-terra non si discosta di molto dalla preparazione di un triathlon normale: il nuoto deve sempre essere presente nel microciclo settimanale almeno 2 volte e stessa cosa per la corsa che pero' va allenata su percorsi off road possibilmente collinari. Poi in base agli obbiettivi e caratteristiche il tutto puo' essere intensificato. Nell'avvicinarsi ai momenti agonistici vanno inseriti anche gli allenamenti combinati sopratutto bici-corsa con intensita' e difficolta' quanto più possibile simili alla gara.”

IL CALENDARIO NAZIONALE DI TRIATHLON OFF ROAD:

www.fitri.it
20.03 MOMBELLO (AL) DUATHLON SPRINT MTB
28.03 MASSAROSA (LU) TRIATHLON SPRINT MTB
30.05 XTERRA ITALY- CALA GINEPRO (NU) Campionato Italiano Xterra, prova Circuito Europeo
10.10 CONEGLIANO (TV) DUATHLON SPRINT MTB

GLI EVENTI MONDIALI:

CAMPIONATI MONDIALI XTERRA MAUI (HAWAII) http://www.xterraplanet.com/
COPPA EUROPA XTERRA http://www.xterraeurope.com/

 

(Ilenia Lazzaro- da "Ciclismo")

 

COMMENTI

SCRIVI IL TUO COMMENTO

Non sono ancora presenti commenti.